VOGATA DALL'OSSOLA E DAL LAGO MAGGIORE A MILANO: TAPPA 1

Resoconto della tappa 1 CANDOGLIA/LOCARNO-PALLANZA VERBANIA
Il 5 maggio ha preso avvio la prima tappa della manifestazione Via col marmo! e 5 barche sono state calate in acqua a Candoglia per affrontare il primo tratto del fiume Toce.
Una breve cerimonia ha segnato l'inizio dell'avventura con le foto della consegna dei blocchetti di marmo di Candoglia e Ornavasso agli ideatori dell'iniziativa, Francesco Rusconi-Clerici e Roberto Troubetzkoy Hahn da parte del dottor Antonio Longo Dorni, sindaco di Ornavasso e presidente del Distretto Turistico dei Laghi e del signor Luciano Piralla, sindaco di Mergozzo, nel cui territorio insistono le storiche cave di marmo della Veneranda Fabbrica del Duomo.
Il tempo fortunatamente, dopo alcuni giorni di forte pioggia, è stato clemente con gli sportivi impegnati nella vogata, fra i quali quattro signore, e la discesa lungo il fiume Toce è proseguita senza inconvenienti fino alla rapida sotto il ponte di Gravellona.
Aironi e cigni sono stati avvistati in quel tratto di fiume incontaminato, leggermente gonfiato dalle piogge dei giorni precedenti, che hanno rinverdito il verde delle piante e dei prati già sofferenti per la mancanza di acqua delle ultime settimane.
La rapida del ponte di Gravellona ha creato le prime difficoltà agli equipaggi, dei quali alcuni hanno preferito uscire dall'acqua issando le barche in spalla per far loro superare il dislivello, valutabile in almeno 1 metro, mentre altri sono riusciti brillantemente a far passare le barche dopo essere scesi in acqua malgrado una temperatura glaciale vicina ai 5 gradi.
Una barca ha tentato di superare la rapida con disinvoltura con l'equipaggio a bordo ma si è incagliata e solo l'intervento di una decina di persone ha consentito di liberarla dalla morsa dei blocchi di granito.
Alla fine della rapida aspettava il canotto della scorta della Polizia, alcune jole dei ragazzi della canottieri di Pallanza, una bellissima lancia storica condotta da un equipaggio di Pallanzesi doc, Mazzola, Papini e Zurlo e il percorso è continuato prima lungo il fiume Toce e poi entrando nel Lago Maggiore.
Alla vecchia osteria San Carlo l'equipaggio femminile si è avvicendato con forze nuove e si è continuata la navigazione sino a Pallanza, dove tutti sono arrivati in perfetto orario.
La tappa ha comportato un percorso complessivo di circa km. 10 ed è stata portata a termine da tutti i partecipanti con disinvoltura, con il solito spirito competitivo che contraddistingue tutti gli sportivi e non manca mai neanche nelle manifestazioni dichiaratamente non agonistiche.
Tutti hanno preso confidenza con i loro mezzi, 4 dei quali erano rappresentati da barche gentilmente messe a disposizione dalla Federazione Italiana Canottaggio Sedile Fisso, tipo Happy, molto leggere e molto maneggevoli, divertenti e facili da condurre.
Mentre le barche si affacciavano alla punta dell’imbarcadero di Pallanza dallo stretto dell’Isolino San Giovanni, con tempismo incredibile, entrava nel golfo la bellissima jole anni ’50 della Canottieri Locarno, con 5 partecipanti a bordo, reduci da una vogata di 40 km.
La serata si è conclusa con una cena nelle antiche cucine della villa Rusconi-Clerici a base di prodotti tipici offerti dal Parco Nazionale della Val Grande, presentati dalle donne in costume della valle.

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